“Ella ascoltava, avviluppata nella pelliccia, e
colle spalle appoggiate alla cabina, fissando i grandi occhi pensosi nelle
ombre vaganti del mare. Le stelle scintillavano sul loro capo, e attorno a
loro non si udiva altro che il sordo rumore della macchina, e il muggito
delle onde che si perdevano verso orizzonti sconfinati. A poppa, dietro le
loro spalle, una voce che sembrava lontana, canticchiava sommessamente una
canzone popolare, accompagnandosi coll'organetto. Ella pensava forse alle
calde emozioni provate la sera innanzi alla rappresentazione del San Carlo; o
alla riviera di Chiaia, sfolgorante di luce, che si erano lasciata dietro le
loro spalle. Aveva preso il braccio di lui mollemente, coll'abbandono
dell'isolamento in cui erano, e s'era appoggiata al parapetto, guardando la
striscia fosforescente che segnava il battello, e in cui l'elica spalancava
abissi inesplorati, quasi cercasse di indovinare il mistero di altre
esistenze ignorate”.
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lunedì 10 ottobre 2016
Una voce lontana che canticchiava
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