giovedì 20 ottobre 2016

Le ore più gradevoli ed intense




“Era un martedì; la maggior parte dei vicini di casa di Antonio era già a letto perché l’indomani sarebbe andata al lavoro. Solo di tanto in tanto qualche gatto miagolava alla luna, qualche uccello cinguettava, qualche ramo frusciava lievemente per colpa di una folata di vento forse un po’ troppo impetuosa e insistente. Questi erano gli unici rumori che tenevano compagnia ad Antonio, mentre si sollazzava e si rilassava in quel terrazzo, che era stato uno dei motivi per cui aveva deciso a suo tempo di acquistare quella casa. Per lui queste ore della giornata erano le più gradevoli ed intense, perché metteva in un cassetto tutto il delirio quotidiano, tutti i problemi che costellavano la sua attività lavorativa, tutte le fatiche e la sua routine monotona ed irritante, per lasciare spazio ai suoi pensieri, alle sue riflessioni, ai suoi sogni. Piccoli ma preziosi spazi temporali che da soli ripagavano ore intere vissute quasi senza un motivo vero, senza una vera strada da percorrere, ore intrise solo di futili e materiali occupazioni, necessarie però per poter sopravvivere e tirare avanti, adeguandosi a ciò che la società ormai imponeva e richiedeva a ciascuna persona umana”.
Alessio Baù, Annessi e connessi

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