giovedì 13 ottobre 2016

La terra sepolta sotto le nevi



“Andava dianzi perdendomi per le campagne, inferrajuolato sino agli occhi, considerando lo squallore della terra tutta sepolta sotto le nevi, senza erba né fronda che mi attestasse le sue passate dovizie. Né potevano gli occhi miei lungamente fissarsi sulle spalle de’ monti, il vertice de’ quali era immerso in una negra nube di gelida nebbia che piombava ad accrescere il lutto dell’aere freddo ed ottenebrato. E parevami vedere quelle nevi disciogliersi e precipitare a torrenti che inondavano il piano, trascinandosi impetuosamente piante, armenti, capanne, e sterminando in un giorno le fatiche di tanti anni e le speranze di tante famiglie. Trapelava di quando in quando un raggio di sole, il quale quantunque restasse poi soverchiato dalla caligine, lasciava pur di vedere che sua mercé soltanto il mondo non era dominato da una notte profonda”.
Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis

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