giovedì 29 settembre 2016

Sulla riva del fiume



“Era una bellissima mattina primaverile, di domenica. Georg Bendemann, giovane commerciante, era seduto nella sua camera al primo piano di una delle case basse, dai muri sottili, che in lunga fila si susseguivano sulla riva del fiume, differendo l'una dall'altra quasi unicamente per l'altezza e la tinta. Aveva appena terminato di scrivere a un suo amico di gioventù che abitava all'estero: suggellò pian piano la lettera, attardandosi, e poi, appoggiati i gomiti alla scrivania, si mise a guardare il fiume, il ponte e le colline coperte di verde pallido che sorgevano sulla riva opposta. Ripensava ai casi di quell'amico: insoddisfatto dell'esistenza in patria, qualche anno prima si era rifugiato - è la
parola esatta - in Russia. Ora svolgeva un'attività in proprio a Pietroburgo, dapprincipio assai bene avviatasi, ma che da tempo sembrava stagnare: così almeno si lamentava l'amico, nelle sue sempre più rare visite”.
Franz Kafka, La sentenza, in La metamorfosi e altri racconti

Nessun commento:

Posta un commento