“Agli
Allegri Barcaioli, accanto alla porta, c’era un banco con dei conti con molte
cifre scritte con il gesso sul muro, così lunghi da far pensare che non
potessero essere saldati mai. Essi erano là da quando mi è dato ricordare, ed
erano cresciuti più di quanto fossi cresciuto io. Ma dalle nostre parti il
gesso abbondava, e forse la gente non voleva lasciarsi sfuggire un’occasione
per trarne profitto. Essendo sabato sera trovai l’oste che stava osservando con
aria arcigna queste annotazioni, ma siccome ero venuto per Joe e non per lui,
gli detti appena la buonasera e passai direttamente nella sala per il pubblico
in fondo al corridoio. Sul focolare ardeva un bel fuoco e Joe stava fumando la
pipa in compagnia del signor Wopsle e di
uno sconosciuto. “Ohilà! Pip, vecchio mio!” e mentre mi diceva queste parole,
proprio nello stesso momento, lo straniero si volse e mi guardò”.
Charles
Dickens, Grandi speranze
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