lunedì 26 settembre 2016

Un giovane di diciotto anni



“Il 15 settembre 1840, verso le sei del mattino, la Città di Montereau, sul punto di partire, fumava a gran vortici davanti al lungosenna San Bernardo. Arrivava gente col fiato grosso; barili, cordami, ceste di biancheria impicciavano la circolazione; i marinai non rispondevano a nessuno; era tutto un pigia pigia; i colli di merce s’ammucchiavano tra i due tamburi delle ruote, e il chiasso si fondeva col sibilo del vapore, che sfuggendo tra le piastre di lamiera, avviluppava tutto in una nuvola biancastra, mentre la campana di prua rintoccava senza posa. Infine il battello partì e le due sponde, affollate di magazzini, di cantieri e di officine, si srotolarono come larghi nastri. Un giovane di diciotto anni, con i capelli lunghi e un album sotto il braccio, stava presso il timone, immobile, contemplando, attraverso la nebbia, campanili ed edifici di cui ignorava il nome; poi, con un’ultima occhiata, abbracciò l’isola di San Luigi, la Cité, Notre-Dame, e, quando Parigi disparve, mandò un gran sospiro”.
Gustave Flaubert, L’educazione sentimentale

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