“Intanto il sole, che aveva fatto
capolino mentre l’aereo stava atterrando, si era dileguato quasi di sottecchi,
senza farsi sentire, senza nemmeno salutare, dietro alcuni alti palazzotti che
sembravano costruiti appositamente per sorvegliare l’aeroporto. Il taxi, su
indicazione di Silvia, si fermò davanti all’ingresso di un edificio ingrigito
dal tempo, i cui terrazzini con le ringhiere in ferro battuto e lavorate a
sbalzo ricordavano tanto le vie del Barrio Gotico di Barcellona. Si guardò
intorno per alcuni istanti, un po’ spaesata e un po’ affascinata dalla bellezza
architettonica che la stava avvolgendo. Si trovava nel quartiere Pigalle,
proprio all’altezza del ponte che sorvolava le tombe del cimitero vecchio e
immetteva sulla strada in salita che attraversava il quartiere di Montmartre e
portava su su fin dietro alla meravigliosa chiesa”.
Alessio Baù, Parigi, in Racconti notturni
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